LA RIFORMA DEI TASSI DI RIFERIMENTO E IL PASSAGGIO DAGLI IBORs A TASSI PRIVI DI RISCHIO
Cosa è un tasso di riferimento del mercato monetario e perché è così importante?
Gli Interbank Offered Rates (IBORs) sono tassi di interesse di riferimento che riflettono il prezzo al quale le banche scambiano fondi nel mercato monetario non garantito a breve termine. Sono utilizzati principalmente:
- per determinare il valore degli interessi di una vasta gamma di prodotti finanziari tra cui prestiti (crediti al consumo, prestiti alle imprese, mutui etc.) ed in minor misura conti correnti e depositi a risparmio,
- come tassi di riferimento nell'emissione di strumenti come titoli di debito o strumenti derivati.
A seguito della crisi finanziaria, è sorta la necessità di un rafforzamento dell’integrità e della rappresentatività dei principali tassi di riferimento. E’ stato condotto a livello globale un profondo processo di riforma sintetizzabile nei principali seguenti passaggi:
- nel 2013 il G20 ha dato mandato al Financial Stability Board (FSB) di promuovere un processo di revisione dei principali tassi di riferimento in uso all’interno del mercato globale al fine di garantire robustezza ed affidabilità;
- A ciò hanno fatto seguito nel 2014 le proposte del FSB sull’attuazione dei principi IOSCO (International Organization of Securities Commissions) da parte degli amministratori degli indici di riferimento. La raccomandazione del FSB era di rafforzare gli IBORs esistenti aggiornando le metodologie con cui questi ultimi vengono determinati legandoli ad un maggior numero di transazioni, ove possibile, e sviluppare tassi di riferimento alternativi privi di rischio (“Risk Free Rates”, RFRs);
- Nel 2016 nell'Unione europea (UE) il Regolamento 2016/1011 Benchmark Regulation (BMR), entrato in vigore il 1° gennaio 2018, ha introdotto il nuovo quadro normativo sui tassi di riferimento, adeguandolo ai principi internazionali in materia. Il fine del regolamento BMR risiede nel garantire l’accuratezza e l’integrità dei tassi benchmark utilizzati nell'area Euro;
- Nel 2017, la Banca Centrale Europea produce un tasso con durata a un giorno (overnight), denominato Euro Short-Term Rate (€STR), che funge da complemento agli indici di riferimento prodotti dal settore privato e da loro tasso di riserva (fall-back);
- Nel 2018 il WG RFR (Working Group on Risk Free Rate) ha raccomandato l’€STR come il risk-free rate per l'area dell'euro;
- Nel 2019 la BCE ha avviato la pubblicazione dello €STR; lo European Money Market Institute (EMMI) ha portato a termine un profondo processo di riforma della governance, dei controlli interni e della metodologia di calcolo dell'EURIBOR;
- Il 22 gennaio 2021 La Commissione Europea e il Consiglio dell’Unione Europea hanno emendato il regolamento UE 2016/1011 entrato in vigore il 13 febbraio 2021 con l’obiettivo di designare un sostituto per i tassi benchmark critici e per altri benchmark rilevanti (qualora la loro cessazione possa porre un significativo rischio per l’integrità dei mercati finanziari dell’UE o qualora i tassi di riferimento non siano più rappresentativi del mercato sottostante o dell’economia reale);
La riforma dei tassi IBORs nell’Eurozona
Il processo di riforma volto ad adeguare i metodi di calcolo dei tassi IBORs ai requisiti normativi ed ai criteri fissati dalle principali organizzazioni internazionali ha avuto l’obiettivo di rafforzare l'integrità e la rappresentatività dei principali tassi di riferimento, e di individuare tassi di riferimento alternativi privi di rischio (RFRs) da applicare in sostituzione agli IBORs in caso di variazione sostanziale o cessazione di un indice di riferimento.
Il più comune tasso di riferimento del mercato monetario è l’Euro Interbank Offered Rate (EURIBOR), mentre il principale Risk Free Rate (RFR) individuato è l’Euro Short-Term Rate (€RST).
EURIBOR
L’Euro Interbank Offered Rate (EURIBOR) il tasso prevalente nell’Eurozona, è il tasso interbancario di riferimento amministrato e pubblicato giornalmente dalla European Money Markets Institute (EMMI) per diverse scadenze (una settimana, uno, tre, sei, dodici mesi) come media dei tassi d’interesse ai quali primarie banche attive nel mercato monetario dell'euro, sia nell'eurozona che nel resto del mondo, offrono depositi interbancari a termine in euro ad altre primarie banche. Al fine di adeguarsi al Regolamento BMR, l’EMMI ha sviluppato una nuova metodologia di calcolo basata sul cosiddetto “approccio ibrido”, che rende l’EURIBOR conforme al suddetto Regolamento; pertanto, l’EURIBOR può continuare ad essere utilizzato.
€STR
L’€STR (Euro Short-Term Rate) è un tasso d’interesse amministrato dalla Banca Centrale Europea che riflette il costo in euro della raccolta all'ingrosso non garantita overnight delle banche dell'area dell'euro. Dal 2 ottobre 2019 l’€STR è pubblicato in ogni giornata operativa del sistema Target2 alle ore 8.00, sul sito della BCE (sulla piattaforma denominata Market Information Dissemination e nello Statistical Data Warehouse).
Lo €STR è calcolato come media (ponderata con gli scambi e troncata) dei tassi di provvista non garantita (depositi) riferibili a transazioni con durata overnight condotte dalle banche segnalanti dell'MMSR con controparti finanziare (bancarie e non bancarie). La metodologia di calcolo è stata definita sulla base degli esiti di due consultazioni pubbliche ed è in linea con i principi stabiliti dall'International Organization of Securities Commissions (IOSCO).
La rilevazione dell’indice alle diverse scadenze, al pari di quanto avviene per l’Euribor può essere effettuata da Bloomberg (funzioni BTMM o EESWE) dove viene riportata la curva SWAP dell’indice €STR.
Principali differenze tra IBORs e i nuovi RFRs
I tassi IBORs vengono calcolati sulla base sia delle transazioni effettive che delle stime degli operatori mentre i nuovi RFRs si basano solo sulle transazioni effettive.
Inoltre, i tassi IBORs adottano una struttura a termine (da un giorno/overnight fino a 12 mesi) e permettono di determinare in anticipo gli interessi da corrispondere alla controparte alla scadenza pattuita sin dal momento della conclusione dell’operazione (“forward-looking”). Al contrario i tassi RFRs sono al momento disponibili solo con scadenza giornaliera (overnight) e pertanto consentono il calcolo degli interessi solo al termine del periodo di riferimento (“backward-looking”), poiché il calcolo sarà determinato dalla media dei tassi overnight rilevati durante tale periodo.
Rispetto ai tassi IBORs, l’orizzonte temporale limitato (overnight) comporta per i tassi RFRs la sostanziale assenza del rischio di credito a termine (ossia il rischio che il debitore, alla scadenza pattuita, non sia in grado di far fronte ai propri impegni di pagamento).
Adeguamento Igea Digital Bank
Si colloca in questo contesto, il d.lgs. n. 207/2023 ha introdotto nel Testo unico bancario (TUB) l’art. 118-bis che disciplina le modalità attraverso cui le banche e gli intermediari finanziari devono attuare entro l’11 Gennaio 2025 i cosiddetti piani di sostituzione nel caso di variazioni sostanziali di un indice di riferimento o qualora l’indice cessi di essere fornito.
Igea Digital Bank ha avviato una progettualità interna comprendente tutte le attività necessarie per ottemperare alle indicazioni normative in parola, ai fini dell’attuazione del suddetto piano di sostituzione.
Clausole di Fallback
Al fine di minimizzare il rischio che uno o più tassi di riferimento possano essere dismessi, nonostante i partecipanti al mercato continuino ad avere delle esposizioni indicizzate a quei tassi, le Istituzioni Finanziarie ed i clienti sono incoraggiati ad utilizzare all’interno dei contratti clausole di sostituzione (c.d. “fallback”) che indichino un tasso di riferimento alternativo da applicare nel caso in cui il tasso contrattualmente previsto non sia temporaneamente disponibile, qualora lo stesso cessi di essere fornito o ne venga dichiarata la non rappresentatività da parte di un’autorità competente.
Inoltre, i partecipanti al mercato devono assicurarsi che i contratti siano il più possibile coerenti con le previsioni originarie in modo tale che - qualora le clausole di fallback trovassero applicazione – questi contratti risultino indicizzati ad un tasso trasparente ed equo.
Cosa succede per i clienti del Gruppo
La riforma dei tassi IBOR produce i suoi effetti sia sulla contrattualistica già sottoscritta dalla clientela sia sui nuovi contratti. Tanto premesso, Igea Digital Bank provvede a:
- con riferimento a rapporti esistenti: informare la propria clientela – mediante l’invio di una specifica comunicazione– circa l’avvenuta integrazione delle clausole del contratto relative alla quantificazione del tasso di interesse, adeguandole alla normativa in materia di variazione sostanziale o cessazione di indici di riferimento ai sensi dell’articolo 118 BIS;
- con riferimento ai nuovi contratti: inserire nei contratti di finanziamento il cui tasso d’interesse dipende da un indice di riferimento, una specifica clausola che consenta la sostituzione automatica nel caso in cui esso vari in modo sostanziale o cessi del tutto.