Igea Digital Bank sostiene un’importante attività che la sezione UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti sez. di Ancona) ha promosso insieme all’Arcidiocesi di Ancona-Osimo e al progetto Policoro, dal titolo We@Co. We@Co ha l’obiettivo di creare un contesto che si propone di trasformare un’idea innovativa in un’attività imprenditoriale.
Il bando, già pubblicato sul sito www.diocesi.ancona.it e particolarmente sostenuto dall’Arcivescovo Angelo Spina, è rivolto ai giovani dai 18 ai 35 anni che, individualmente o in forma associata, intendono sviluppare una idea-progetto.
Le prime ventiquattro idee valutate e selezionate da una Commissione di esperti formata da tre membri UCID e due della Diocesi, potranno fisicamente crescere nello spazio ricavato all’interno di una ex fabbrica di fisarmoniche a Castelfidardo (AN), allestito grazie alla collaborazione tra UCID e Parrocchia della Collegiata di S. Stefano ed inaugurato il 25 Settembre. Qui i giovani prescelti avranno a disposizione sia quanto serve per avviare una nuova impresa, sia la possibilità di partecipare a percorsi formativi utili ad implementare il loro progetto. Un gruppo di esperti e volontari di varia provenienza organizzerà le consulenze necessarie per avviare e far crescere nel primo anno di vita le nuove start up.
Si attiveranno corsi di formazione e di scambio di esperienze, gli studenti potranno essere sollecitati a cimentarsi con We at Co, sia durante i cicli di studio nelle scuole in cui ancora si trovano, che dopo l’esame di stato. Tra gli insegnanti e il gruppo di esperti di We at Co ci sono tutte le premesse per far sì che nasca una fruttuosa collaborazione.
Ancora una volta ID Bank vuole essere vicino ai giovani e favorire l’occupazione attraverso un sistema di fare impresa etico e solidale mettendo al centro l’innovazione. ID Bank promuove da tempo iniziative a sostegno della formazione dei ragazzi, per la creazione di nuove figure professionali con elevate competenze di gestione manageriale che possano trovare impiego nel mondo d’impresa, perché dotate di un know-how innovativo e di qualità, grazie a cui competere in un mercato del lavoro sempre più complesso e strutturato.
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